Progetto L'Altalena di Tiziana Viola-Massa.

L’altalena fin dagli inizi della mia produzione è stato un elemento importante e ricorrente nelle mie opere. Oggi vorrei proporre il progetto “Il tempo dell’altalena” per interpretare quell’ appartenenza al primo gioco ludico che fin dalla prima infanzia abbiamo amato. Perché? Perché il cullare di un altalena, ci riporta allo stato primordiale del cullare di un grembo materno. E’IL PRIMO GIOCO CHE FACCIAMO ALL’INTERNO DEL GREMBO, CI DONDOLIAMO” Per questo fin da bambini la costruiamo, la ricerchiamo, ci sentiamo protetti sopra un’altalena come prima di venire al mondo. Questo primordiale gioco ce lo portiamo dentro come un ricordo dorato della mia infanzia, eppure ci inquietava al tempo stesso, forse perchè sappiamo che quel dolce cullare di quell'altalena non ci avrebbe accompagnato per sempre, almeno non nella vita.
La riprendo spesso invece all'interno delle mie opere, per tornare bambina, per sentirmi rinascere ogni volta, per giocare ancora.Attraverso i simboli dell’altalena (gioco) e dell’uovo (come simbolo di grembo materno)le mie due opere (un trittico unito ed un opera singola) raccontano questo cullare che ci accompagna dalla nascita. Raffaele K. Salinari (L’altalena. Il gioco e il sacro dalla Grande Dea a Dioniso, Edizioni Punto Rosso, Milano 2014) sostiene che all’altalena antica va riconosciuta la simbologia della morte, ma in un contesto che ne riafferma, contemporaneamente e sacralmente, la vita: “Nessun gioco come l’altalena può simboleggiare meglio la visione di un corpo e di un’anima uniti nel generare la combinazione di quiete e movimento che riflette, nel microcosmo umano, l’Intelligenza stessa che ordina e abbraccia il Cosmo (…) La sensualità, l’erotismo del dondolio, arriva a noi dalla trasformazione di un gioco (l’altalena) che antichi miti descrivono come simbolizzazione della morte (…) Sinossi dell’esistenza, metafora dell’origine che sempre torna alla sua meta, l’altalena è un prisma, un gioco d’aria, un volo magico concesso agli umani”.....Da questo testo prendono spunto le mie opere, dalle cui altalene esce un movimento oscillatorio che scandisce il tempo come un orologio che ci riporta allo stato primordiale, nascita e morte, in quel dualismo continuo che determina il gioco del vivere.

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